La mostra “Boldini. Lo spettacolo della modernità” ai Musei di San Domenico di Forlì fino al 14 giugno ha il pregio di presentare accanto a magnifici ritratti femminili a figura intera come quello di Miss Bell

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Giovanni Boldini, Ritratto di Miss Bell, 1903, olio su tela, Genova, Raccolte Frugone

o come quello di M.me Charles Max

Ritratto di Madame Charles Max, olio su tela, Boldini Giovanni (1842-1931), Musée d'Orsay, ParigiBoldini, Giovanni1896Francia - Parigi, Musée d'Orsay
 

Giovanni Boldini, Ritratto di M.me Charles Max, 1896 ca, olio su tela, Parigi, Musée d’Orsay

alcuni degli aspetti meno noti dell’opera dell’artista in primis la sua produzione grafica da incisioni a disegni ed acquerelli di grande bellezza e raffinatezza.

Il percorso espositivo si dal periodo 1864 -1870 che Boldini passa perlopiù in Italia a Firenze a stretto contatto con i Macchiaioli ed è caratterizzato da opere di piccolo formato paesaggi, scene di atelier, ritratti, come questo dell’avvocato Comotto del 1865,

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Giovanni Boldini, L’avvocato Comotto, 1865, olio su tela, Collezione privata

messe a confronto con una parte dello splendido ciclo di dipinti murali di vita agreste realizzati fra il 1866e 1868 per la villa “la Falconiera” della famiglia inglese Falconer a Collegigliato(Pistoia).

Esposta poi la fase successiva al trasferimento definitivo del pittore a Parigi molto influenzata dal rapporto con mercante d’arte Goupil.

Di questo periodo vi sono paesaggi e piccole scene di genere, qui Scène de fête au Moulin-Rouge

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Giovanni Boldini. Scène de fête au Moulin-Rouge, 1889ca, olio su tela. Parigi, Musée d’Orsay

Molto interessante la sezione La mostra mette a confronto l’opera di Boldini con quelle di altri pittori italiani attivi a Parigi negli stessi anni da Corcos a De Nittis a Zandomenenghi