Attraverso un centinaio di opere la mostra “Fattori”, promossa dalla Fondazione Bano e dal Comune di Padova, al Palazzo Zabarella si propone di ricostruire la figura di uno dei più significativi artisti del panorama italiano della seconda metà dell’Ottocento.

Grazie ad un percorso allo stesso tempo cronologico e tematico viene messa in risalto accanto alla sua bravura il suo interesse per le vicende umane e alla loro ambientazione.

Dai paesaggi alle scene di vita popolare, dalle scene di battaglia ai ritratti , per Fattori la pittura è un potente mezzo comunicativo.

Sin dai primordi la sua pittura risulta rivoluzionaria sia per l’uso del colore che per la scelta compositiva. Nei grandi quadri di soggetto militare dei primi anni ’60 come “Garibaldi a Palermo”

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Garibaldi a Palermo, 1860-1861

Olio su tela, cm. 88×132

Collezione privata,

o nei ritratti di amici e parenti,

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Ritratto della cugina Argia, 1861

Olio su cartone, cm. 36,2×29

Firenze, Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti

Fattori esprime tutto il suo estro creativo.

La metà degli anni ’60 vede l’artista impegnato oltre che nella pittura militare nella pittura en plein air e un suo avvicinamento ai Macchiaioli.

Dipinge , in piena aderenza con la “macchia” la Maremma, Livorno

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La rotonda di Palmieri a Livorno, 1866

Olio su tavola, cm. 12×35

Firenze, Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti

e le campagne attorno

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Le macchiaiole. Adiacenze livornesi presso Antignano, 1866 circa

Olio su tela, cm. 90×180

Collezione privata

in piccole tavolette di taglio orizzontale.

E’ con la maturità che la ricerca sul colore si fa più intensa e Fattori che continua ad affrontare nuove e vecchie tematiche ne fa un magistrale uso. Il bianco, il colore dei colori diventa protagonista in opere come

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 Piantoni. Il muro bianco (In vedetta), 1874 circa

Olio su tela, cm. 37×56

Fondazione Progetto Marzotto

o comprimario nella lunga serie di bovi bianchi al caro, soggetto caro a molti artisti del periodo.

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Riposo in Maremma (Maremma. Siesta), 1870-1873 circa

Olio su tela, cm. 35×72,5

Collezione privata

Scene militari, di vita di campagna, paesaggi campestri e cittadini restano al centro delle tematiche fattoriane per tutto la sua vita. Resta fedele anche al ritratto: dal ritratto en plein air a quello più formale dove mette in atto tutta la sua ricerca su forma e colore.

Si veda questo straordinario autoritratto del 1894 con i suoi volumi quasi cubisti.

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Autoritratto, 1894

Olio su tela, cm. 70×55

Viareggio, Istituto Matteucci