In settimana, sono stati presentati i risultati delle Gallerie degli Uffizio per l’anno 2019.

Il complesso museale, formato dagli Uffizi( galleria delle Statue e delle Pitture), Palazzo Pitti e Giardino di Boboli, ha avuto un buon aumento di visitatori a 4.391.895 presenze, che rappresenta il+6,1% sul 2018 e ben +33,2% sul 2014 , anno precedente all’entrata in vigore della riforma Franceschini del Mibact.

Con questi risultati le Gallerie si confermano come il più frequentato museo italiano, seguito dalla Galleria dell’Accademia di Firenze e dal Museo Egizio di Torino, rientrando di diritto del top 10 mondiali.

E’ importante notare che questa crescita riguarda soprattutto la bassa stagione e Palazzo Pitti-Giardino di Boboli, quest’ultimo aumento in netta controtendenza con quanto avvenuto sul territorio nazionale per quanto riguarda i parchi storici e monumentali.

L’anno 2019 ha visto crescere anche i ricavi a più di 35 milioni di euro con un incremento di +3,2% sul anno precedente e più che un raddoppio sul 2014.

Interessante sottolineare il successo riportato alcune iniziative volte a fidelizzare i visitatori come i Passepartout.: il Passepartout 3 Days, scelto da 148.384 persone, cresce del 42%, e il Passepartout annuale di ben +254%, con 10.351 abbonati. Buona anche la performance della nuova offerta annuale, Passepartout Family (valida per due adulti con tutti i loro bambini): questa tipologia di biglietti è stata acquistata da oltre 900 famiglie, garantendo l’ingresso regolare e prioritario ad oltre 2.000 persone.

Questo boom dei nostri abbonamenti è un’ottima notizia – spiega il direttore delle Gallerie Eike Schmidt – perché testimonia che stiamo riuscendo a fidelizzare una parte sempre più rilevante dei nostri visitatori, soprattutto tra i fiorentini”

E’ stato un anno intenso che ha visto l’inaugurazione di 23 esposizioni tra cui cinque organizzate in istituzioni fuori Firenze, come ‘Il pane e i sassi’ a Matera e ‘La Madonna della Loggia di Botticelli’, esposta a Vladivostok e San Pietroburgo in Russia.

Nelle Gallerie le mostre più frequentate sono state ‘Tutti i colori dell’Italia ebraica’, (Uffizi, 923.749 visitatori), ‘Omaggio a Cosimo I. Cento lanzi per il Principe’ (Uffizi, 894.673 visitatori), e, al Giardino di Boboli, la personale di scultura del maestro inglese di arte contemporanea Tony Cragg (687.488).

E’ stato anche l’anno della più estesa apertura e riallestimento delle sale della storia recente con i nuovi spazi dedicati alla pittura del Cinquecento fiorentina e veneziana.

Importante anche il lavoro di manutenzione sia degli edifici che delle opere con ben 230 gli interventi su pitture, sculture, disegni e oggetti curati dal laboratorio interno di restauro, 11 quelli realizzati da professionisti esterni, mentre, grazie alla collaborazione con l’Opificio delle Pietre Dure sono stati sottoposti ad analisi diagnostiche e restaurati capolavori della collezione delle Gallerie come la Pala di Sant’Ambrogio di Botticelli, la Madonna della cesta di Rubens, la Santa Caterina d’Alessandria di Artemisia Gentileschi, il celeberrimo Disegno 8P di Leonardo.

A questo si aggiunge una intensa attività scientifica e nel settore della didattica che conferma le Gallerie degli Uffizi come importante centro di produzione culturale ed educativa.