Giovanna Garzoni a Palazzo Pitti
Da oggi, finalmente e fortunatamente, ricomincia a dipanarsi il filo del racconto dell’arte al femminile che da qualche anno vanno in scena animano la scena artistica fiorentina di primavera.
Bloccata alla vigilia dell’apertura, il 9 marzo passato, con l’inizio del lockdown riparte la mostra La grandezza dell’universo nell’arte di Giovanna Garzoni.

Nell’Andito degli Angiolini di Palazzo Pitti, la prima monografica dedicata alla pittrice barocca di origini marchigiane , presenta attraverso un centinaio di opere tra dipinti, miniature su pergamena , disegni e un grande paliotto a tema floreale,
il mondo “magico” e allo stesso tempo così naturale della pittrice. L’indovinato allestimento espone in una cornice fatta da porcellane antiche ,

bronzi rinascimentali

e avori l’universo incantato dell’artista, nato da una rigorosa osservazione del mondo naturale impreziosito da una visione originale e da una straordinaria perizia tecnica ed artistica.
L’esposizione fiorentina raccoglie un nucleo importante di opere di proprietà del Gabinetto Stampe e Disegni degli Uffizi accanto a prestiti da collezioni private, musei e istituzioni nazionali ed internazionali e percorre l’intero arco creativa della lunga carriera di Giovanna Garzoni, carriera esercitata in giro per l’Italia e l’Europa. Come sottolinea Eike Schmidt, direttore degli Uffizi, nella presentazione del catalogo, la mostra segna un fondamentale punto d’arrivo nella ricerca su un’artista la cui lunga e sorprendente biografia unisce idealmente Italia ed Europa in una fitta rete di scambi e vicende di committenza.
Perché nata ad Ascoli Piceno attorno al 1600 Giovanna Garzoni è vissuta a Venezia e Torino, alla corte dei Medici a Firenze, poi a Napoli e in Francia. Fu amica di un’altra protagonista dell’arte seicentesca Artemisia Gentileschi con la quale condivise viaggi ed esperienze e che costituì per lei , più giovane di alcuni anni, un modello a cui ispirarsi.
Traspare dall’intera opera della pittrice una grande curiosità unita ad un’empatia unica verso i protagonisti delle proprie opere siano essi fiori come in questo vaso di tulipani,

frutti, piante, conchiglie esotiche, insetti o piccoli animali.
La rassegna fiorentina permette di scoprire o di approfondire la conoscenza di una grande protagonista del Seicento europeo. Fino al 28 giugno.
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