Henry Moore al Museo Novecento di Firenze
Finalmente aperti. Solo nelle zone gialle e solo nei giorni feriali ma è comunque un inizio. E l’entusiasmo che ha accolto la riapertura dei musei in Toscana è solo l’ennesima dimostrazione di quanto la cultura sia importante.
Fra i primi ad aver aperto il Museo Novecento di Firenze e non con una semplice si fa per dire riapertura ma con la proposta di una mostra estremamente interessante. Come sottolinea Sergio Risaliti, direttore artistico del Museo Novecento e curatore della mostra con Sebastiano Barassi -. “Henry Moore. Il Disegno dello scultore”: “Essere giunti dopo due anni d impegnativa ricerca a creare una collaborazione scientifica con la prestigiosa Henry Moore Foundation per riportare a Firenze le opere del maestro, circa cinquant’anni dopo la mostra epocale al Forte di Belvedere, è motivo di vanto e di immensa soddisfazione . “Henry Moore. Il Disegno dello scultore”, vuole essere un dono alla città che ha sofferto una crisi pandemica drammatica e che sta uscendo a fatica ma con coraggio e orgoglio da questa situazione così difficile.
Nell’esposizione sono presenti aspetti meno conosciuti dell’attività del noto scultore. Accanto ad una serie di piccole sculture per lo più provenienti da collezioni toscane, il fulcro della mostra è costituito da una settantina di disegni, opere di grafica. Poco conosciute al grande pubblico queste opere contribuiscono ad enfatizzare l’interesse dell’artista per la natura ed il mondo animale.
Notevole al pian terreno del museo la sala di inizio percorso espositivo che gira attorno dedicata alla presenza eccezionale di un cranio di elefante proveniente dallo studio dell’artista, attorniata da una serie di incisioni su cui Moore ha lavorato di continuo per mettere in risalto le varianti formali date da diversi punti di vista e creando così nuove soluzioni formali.
Non meno interessanti le sale successive che presentano dei disegni di una liricità inattesa. Scorci di paesaggi, istantanee di luce esprimono nella loro poeticità l’immenso legame che lo scultore aveva con la natura e le sue infinite forme
La mostra resterà aperta fino al 21 luglio 2021.

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