Il ritorno della Madonna Litta
Visitare il Museo Poldi Pezzoli, per studio o per piacere, riserva sempre grandi soddisfazioni aumentato questa volta da una piccola ma interessante esposizione che si inquadra nelle celebrazioni dei 500 anni dalla scomparsa di Leonardo da Vinci.
Per la prima volta dopo quasi trent’anni viene esposta a Milano la Madonna Litta, capolavoro leonardiano ora all’Ermitage di San Pietroburgo.

Leonardo da Vinci, (Vinci, 1452 – Amboise, 1519),
Madonna Litta, Tempera su tavola trasportata su tela, c. 1490,
©San Pietroburgo, Museo dell’Ermitage, inv. ГЭ-249
Il dipinto, eseguito nel capoluogo lombardo attorno al 1490 circa, presenta una sostaziale vicinanza stilistica con la seconda versione della Vergine delle rocce conservata alla National Gallery di Londra. E’ passato nelle raccolte dell’Ermitage nell’Ottocento da una delle più importanti collezioni di opere d’arte milanesi, quella dei duchi Litta (da cui deriva il soprannome con cui è conosciuta in tutto il mondo) ed era conservata nel grande palazzo di Corso Magenta.
Se emoziona vedere il capolavoro di Leonardo, vedere il nucleo selezionatissimo di opere – una ventina tra dipinti e disegni di raffinata qualità – provenienti dalle collezioni pubbliche e private di tutto il mondo, dai suoi allievi più vicini (da Giovanni Antonio Boltraffio a Marco d’Oggiono, dall’ancora misterioso Maestro della Pala Sforzesca a Francesco Napoletano) fa comprendere quanto fosse forte l’imprinting dell’artista toscano sull’arte del periodo, gli ultimi due decenni del Quattrocento, quando il maestro viveva ed era attivo a Milano, presso la corte di Ludovico il Moro.
Prendiamo, per esempio, la Madonna con il Bambino il dipinto, eseguita verso il 1485-1487 da Giovanni Antonio Boltraffio probabilmente sulla base di studi preparatori messi a punto dal maestro. Ora al Museo Poldi Pezzoli, apparteneva anch’esso alla collezione dei duchi Litta.

Giovanni Antonio Boltraffio (Milano, 1467 – 1516)
Madonna con Bambino (Madonna del fiore)
Olio su tavola, c. 1487 – 1488
© Milano, Museo Poldi Pezzoli, inv. 1609
O ancora la Madonna allattante, sempre del Poldi Pezzoli, di un anonimo artista lombardo attivo nel primo decennio del Cinquecento, che rappresenta una delle derivazioni dalla Madonna Litta più interessanti e di migliore qualità che ci siano pervenute.

Pittore lombardo
Madonna che allatta il Bambino
Olio su tavola di quercia, c. 1500-1510
©Milano, Museo Poldi Pezzoli, inv. 1645
La mostra curata da Pietro C. Marani e Andrea Di Lorenzo, con progetto allestitivo di Migliore + Servetto Architects e progetto grafico di Salvatore Gregorietti è stata organizzata grazie al sostegno di Fondazione Bracco, Main Partner, cui si affiancano Regione Lombardia e Comune di Milano.
Un occasione da non mancare per vedere la Madonna Litta e le altre opere lombarde del periodo.
LEONARDO E LA MADONNA LITTA
Milano, Museo Poldi Pezzoli
7 novembre 2019 – 10 febbraio 2020
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