Progetto innovativo quello che a Santa Maria della Scala di Siena viene proposto con la mostra Josef and Anni Albers. Voyage inside a blind experience. Innovativo perché nato dalla collaborazione fra il Santa Maria della Scala di Siena, il The Glucksman, University College Cork, il Museo di arte contemporanea di Zagabria, l’Istituto dei Ciechi di Milano e Atlante Servizi Culturali, che ne ha curato la realizzazione. L’esposizione, curata da Gregorio Battistoni e Samuele Boncompagni ha usufruito del sostegno e della partecipazione della Josef and Anni Albers Foundation e del cofinanziamento del programma Europa Creativa 2014-2020 dell’Unione Europea.

Partendo dalle opere dei due che sono stati di volta in volta: artisti, insegnati, sperimentatori,

Anni Albers, Yellow Meander, 1970, serigrafia, 2018 The Josef and Anni Albers Foundation

la mostra diventa una vera esperienza multi sensoriale con valenza estetica che offrono una fruizione ottimale di un pubblico di non vedenti e di normo vedenti.

Sarà possibile “vedere” molti dei lavori esposti sia grazie allo sguardo che grazie al tatto con la proposta del modello tattile realizzata dall’Istituto dei cechi di Milano . Qui Josef Albers, Study for Homage to the Square_ Long Ago e il suo modello.

Josef Albers, Study for Homage to the Square_ Long Ago, 1962, olio su masonite, 2018 The Josef and Anni Albers Foundation

L’esperienza tattile, in particolare sui materiali usati da Josef e Anni Albers, si può sperimentare nel Corridorio sensoriale che si trova all’ingresso della mostra e anche grazie alla possibilità di toccare alcune delle opere esposte.

J

Josef Albers, Homage to the Square, 1969, olio su masonite, 2018 The Josef and Anni Albers Foundation, Sarà possible toccare l’opera

Ausilio utile e originale la speciale audioguida, progettata insieme a Tooteko, una spin-off dello IUAV di Venezia che permette l’esplorazione tattile delle superficie in rilievo e ricevere informazioni audio.

La mostra senese, che resterà aperta fino al 4 luglio 2018, rappresenta il punto di partenza di un percorso espositivo itinerante che toccherà anche il The Glucksman, University College Cork in Irlanda e al Muzej suvremene umjetnosti Zagreb, in Croazia.