E’ una mostra affascinate quella che dal 8 dicembre al Museo di Palazzo Davanzati di Firenze ci offre la possibilità di fare un viaggio indietro nel tempo, nella moda del Seicento.

Bellezza e nobili ornamenti nella moda e nell’arredo del Seicento nasce in seguito all’acquisto promossa dai Musei del Bargello per Palazzo Davanzati, di un rarissimo e inedito corpus di disegni per ricami e merletti databili alla prima metà del XVII secolo e apparsi sul mercato antiquario nel 2018.

Una delle più estese raccolte di disegni di merletti e ricami esistenti al mondo costituita da 105 fogli, centodue carte ad inchiostro e tre a grafite e sanguigna, giunte fino a noi in ottimo stato conservativo. In gran parte firmati o comunque attribuibili per la gran parte alla firma allo stesso autore, Giovanni Alfonso Samarco da Bari, un disegnatore di ambito meridionale dall’indubbio talento grafico, personaggio del quale si conosce ancora poco o nulla.

Sul filo conduttore di questo vero “campionario” è stato allestito, fra il piano di ingresso e il primo piano del palazzo, un percorso espositivo che tocca alcuni punti salienti della moda seicentesca, grazie agli esemplari originali delle raccolte del Davanzati.

Nella Loggia di ingresso dove sono state allestite due “wunderkammer” che permettono di vedere accostate una significativa selezione di disegni con alcune opere tessili e a scagliola.

Al primo piano, nella sala cosiddetta Madornale, in uno prezioso “scrigno” espositivo dedicato alla raffigurazione del merletto nell’arte seicentesca, come in una immaginaria sfilata, si mostrano al posto dei modelli personaggi dell’epoca ritratti da vari artisti.

Tra i dipinti, proveniente dalle Gallerie degli Uffizi, il ritratto del principe Valdemaro Cristiano di Danimarca, ritratto a 16 anni durante il suo soggiorno a Firenze da Justus Suttermans che sopra l’armatura indossa un collare piatto a bavero con punte di merletto.


Justus Suttermans, Ritratto di Valdemaro Cristiano di Danimarca,
1638-1639, Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina

Straordinario poi il ritratto della contessa Vittoria Bulgarini di Nicola Régnier proveniente dal Museo Civico d’Arte di Modena che indossa un colletto di merletto inamidato di grandi dimensioni.

Nicolas Régnier,
Ritratto di Vittoria Bulgarini,
1633-1640, Modena, Museo civico d’arte

Accostati ai ritratti alcuni gioielli della collezioni del Tesoro dei Granduchi di Palazzo Pitti e del Bargello che confermano l’impronta decorativa presente nei merletti.

Le stanze attigue sono dedicate all’arte tessile: dall’abbigliamento femminile all’arredo con alcuni favolosi esempi come l’elegante camiciola femminile di seta rossa e il cuscino ricamato in argento dorato.

Le stanze attigue sono dedicate all’arte tessile: dall’abbigliamento femminile all’arredo con alcuni favolosi esempi come l’elegante camiciola femminile di seta rossa o il cuscino ricamato in argento dorato.

La mostra, che resterà aperta fino al 13 aprile 2020, e il catalogo, ricco di contributi di esperti del settore ed edito da Edifir, sono a cura di Benedetta Matucci e di Daniele Rapino.

Info: www.bargellomusei.beniculturali.it

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