Una lunga storia, ultra secolare, quella dell’archivio fotografico Alinari. Nasce a Firenze in quel lontano 1852 quando Leopoldo Alinari fonda assieme ai fratelli Giuseppe e Romualdo il suo primo laboratorio fotografico e dando vita alla ditta F.lli Alinari.



Fratelli Alinari_I tre fratelli Alinari Giuseppe, Leopoldo e Romualdo_1860_Archivi Alinari_ Firenze

Nel 1863 in quel palazzo di via Nazionale, oggi Largo Alinari, che lo avrebbe ospitato per ben 150 anni viene avviato il più antico stabilimento fotografico del mondo. La ditta avrebbe proseguito le attività in questa sede storica per generazioni , passando attraverso cambi di proprietà e due guerre mantenendo il suo alto profilo professionale e permettendo così la formazione e l’arricchimento di uno straordinario patrimonio fotografico.

E’ uno dei più importanti archivi di immagini a livello mondiale costituito da oltre cinque milioni di pezzi, tra fotografie, documenti, libri specializzati e attrezzature tecniche storiche, cui si sono aggiunte da poco quasi 260 mila immagini digitali.

Minacciato da dispersione e smembramento, l’archivio è stato acquistato nel dicembre 2019 dalla Regione Toscana che nel luglio 2020 per ottimizzare la gestione di questo immenso e unico patrimonio ha dato vita alla FAF Toscana – Fondazione Alinari per la Fotografia.

Appena costituita , la nuova fondazione regionale a preso parte all’avviso di finanziamento Strategia Fotografia 2020-Conservazione indetto dalla Direzione Generale Creativa Contemporanea del MiBACT,ottenendo il finanziamento più alto tra i 13 soggetti ammessi, su un totale di 122 partecipanti. Con un progetto realizzato insieme all’Opificio delle Pietre Dure e dedicato alla conservazione, al restauro e alla fruizione del più grande fondo di oggetti fotografici unici in Italia, provenienti dalle tante collezioni Alinari,la Fondazione ha ottenuto 39.400,00 euro.

In settimana, al Teatro della Compagnia,alla presenza del suo presidente,Giorgio van Straten e del suo direttore, Claudia Baroncini. sono stati presentati alla stampa i futuri progetti della fondazione.

Il patrimonio analogico dell’archivio stimato a un totale complessivo di 5.020.916 di beni fotografici, numerosi dei quali unici, databili dal 1840 ai nostri giorni e attualmente conservato presso i magazzini della società Art Defender di Calenzano. Si tratta di una collocazione temporanea, in attesa del suo spostamento a Villa Fabbricotti in via Vittorio Emanuele II a Firenze. L’edificio di pregio storico-artistico, di proprietà della Regione Toscana, è stato individuato per la conservazione e consultazione del patrimonio Alinari.

L’archivio di immagini fotografiche digitalizzate, che riproducono in particolare positivi appartenenti a fondi e collezioni Alinari, dopo un complesso lavoro di trasferimento ai server della Regione Toscana, è invece fruibile sul sito www.alinari.it.

In attesa di uno spazio espositivo della Fondazione, le foto di Alinari saranno in mostra in giro per il mondo. partire dall’estate 2021, in un viaggio che toccherà Europa, Asia, Africa e le Americhe,la mostra “Italiae. Dagli Alinari ai maestri della fotografia contemporanea” ospitata nelle sedi della rete diplomatico-consolare e gli Istituti Italiani di Cultura racconterà attraverso le opere di oltre 75 fotografi il fascino e la diversità degli italiani e dell’Italia, dei suoi paesaggi e della sua creatività.

In questi tempi bui, segnati dalla pandemia e dai continui blocchi e chiusure delle attività culturali,

il futuro della Fondazione Alinari e dei suoi progetti futuri apportano una nota di ottimismo nello sconforto generale.