Abbiamo parlato più volte da queste pagine di opere d’arte recuperate dai Carabinieri ed è un piacere riprendere l’argomento in occasione della mostra ‘Storie di pagine dipinte. Miniature recuperate dai Carabinieri’ da oggi e fino al 4 ottobre a Palazzo Pitti nella sala delle Nicchie.

Presentati in quest’occasione una quarantina fra codici, pagine staccate e miniature ritagliate recuperate dal Nucleo Carabinieri per la Tutela Patrimonio Culturale.

Si potranno cosi ammirare opere di squisita fattura della grande stagione di produzione libraria dell’Italia centrale con miniature di mano di artisti importantissimi dal Maestro di Sant’Alessio in Bigiano,


Corale San Paolo CXIV.87 Maestro di Sant’Alessio in Bigiano
Antifonario Proprio del Tempo dalla quarta domenica di Quaresima a Pentecoste; Proprio dei santi dalla Santissima Annunziata alla Traslazione di san Francesco Iniziale F (Franciscus vir catholicus
), particolaretempera e oro su pergamena1280-1290 circa
Pistoia, Archivio diocesano, San Paolo CXIV.87

che malgrado sia ancora anonimo era a capo della bottega più attiva in Toscana nell’ultimo quarto del XIII secolo a Pacino di Buonaguida (uno dei primi e più dotati tra i seguaci di Giotto fino ad Attavante degli Attavanti e Gherardo e Monte di Giovanni, illustratori di libri di fama internazionale ai tempi di Lorenzo il Magnifico.

Sono manoscritti liturgici databili dal Duecento al Cinquecento che provengono da Firenze, Castelfiorentino, Colle Val d’Elsa, Perugia e Pistoia e che sono stati oggetto di furto dagli anni Trenta agli anni Ottanta del ‘900.

I furti hanno riguardato a volte volumi interi come nel caso dei corali provenienti dal convento dei Minori Osservanti di San Lucchese a Poggibonsi, oggetto di ben due furti, negli anni Trenta del ‘900 e poi di nuovo nel 1982 o come quelli dell’abbazia benedettina di Montemorcino in Umbria che, trasferiti nell’abbazia di Monte Oliveto Maggiore ad Asciano dove vennero rubati nel 1975.

Corale A, Primo Maestro dei corali di Montemorcino
Graduale Proprio del Tempo dalla prima domenica di Avvento alla quarta domenica di Quaresima. Iniziale P (Puer natus est
) con la Natività di Gesù tempera e oro su pergamena
1500-1510 circa
Monastero di Monte Oliveto Maggiore, Asciano (Siena)

Altre volte lo scempio è stato perpetuato attraverso lo strappo delle pagine o il ritaglio della miniatura e questo ha determinato una maggiore difficoltà nell’ individuare la provenienza.

In occasione della mostra, si è proceduto ad un accurato lavoro di ricerca per ricontestualizzare le opere ritrovate grazie ad un gruppo di studiosi di storia dell’arte specializzandi e dottorandi di Storia della Miniatura all’Università degli Studi di Firenze, sotto la guida della professoressa Sonia Chiodo, una dei massimi esperti della materia, che è anche curatrice dell’esposizione-

Grazie al loro lavoro è stato messo in piedi un vero e proprio censimento di tutte le mancanze in modo da mettere a disposizione della Banca Dati dei Carabinieri una messe di informazioni aggiornate, essenziali alle investigazioni in corso e a quelle future.

L’esposizione a Palazzo Pitti è integrata da un particolare corredo infografico: sette disegni della nota illustratrice Vanna Vinci, resi interattivi mediante una tecnologia touch, che presentano ai visitatori, in modo chiaro e accattivante, i luoghi e i protagonisti delle storie che la mostra ricostruisce: copisti, miniatori, religiosi e, da ultimo, i ladri e le forze dell’ordine.