Palazzo Pitti e la sua storia
Tutti o quasi conoscete Palazzo Pitti, l’imponente costruzione che si affaccia sull’altrettanto magnifica piazza omonima nell’Oltrarno,alle pendici di Boboli, sulla strada che va a Porta Romana e a poche centinaia di metri da Piazza Santo Spirito, cuore della movida fiorentina.
E molti sapete già che è stato la residenza dei Granduchi di Toscana, dai Medici ai Lorena.
Si, ma sapete perché prende il nome Pitti?
Il nome viene dalla famiglia Pitti, mercanti e rivali della famiglia Medici.
E nel quattrocento i destini delle due famiglie e del palazzo sono intrecciata. Attorno alla metà del secolo, Luca Pitti che aveva già acquistato in Oltrarno alcune case per abitarci con la famiglia, decide di costruirvi un palazzo.
A quel tempo Cosimo il Vecchio de’ Medici aveva già costruito il suo l’attuale palazzo Medici Riccardi, in via Larga, su disegno di Michelozzo,rifiutando , perché troppo grandioso, un progetto del Brunelleschi.
Progetto che, secondo il Vasari, fu invece scelto da Luca Pitti per la propria residenza.
All’origine il palazzo aveva solo sette finestre per piano, una facciata rettangolare in bugnato e, per l’epoca, era la residenza più grande e importante della città. Nella chiesa di Santo Spirito, nella Cappella Pitti, c’è un famoso quadro di Alessandro Allori che nella predella ha un immagine di Luca Pitti davanti al suo palazzo.
I lavori , segnati da fermi e sospensioni , durano dal 1458 al 1472, anno della morte di Luca e dell’inizio del declino della famiglia . Il palazzo rimasto incompiuto nella facciata posteriore, viene comprata quasi un secolo dopo, nel 1549, da Eleonora di Toledo, figlia del viceré di Napoli e moglie di Cosimo I° de’ Medici, che riteneva la zona dell’Oltrarno più salubre per la propria famiglia della zona di Via Larga.
Con l’acquisto si danno inizio a lavori di ristrutturazione, sotto la guida di Bartolommeo Ammannati.
L’edificio si in gradisce, nascono le due ali laterali,che racchiudono uno splendido cortile a più piani che si affaccia sui giardini di Boboli.
Nei secoli a seguire, il palazzo , diventato a tutti gli effetti residenza Granducale, subirà altre modifiche con aggiunta di finestre, estensione delle ali, miglioramenti interni fino a diventare la reggia-museo che oggi possiamo vistare.
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I was so fortunate in my early twenties to spend two weeks in Firenze and Siena. What an education for a young woman from a very small fishing village on the west coast of Canada.