Pontormo e Rosso Fiorentino
Dopo quasi sessant’anni dalla monografica “Mostra del Pontormo e del primo manierismo fiorentino” del 1956, il manierismo o meglio quello che Vasari chiamava la “ maniera moderna” della pittura della prima metà del Cinquecento, torna a Palazzo Strozzi.
Questa volta l’esposizione, dal titolo “Pontormo e Rosso. Divergenti vie della maniera”, è incentrata su questi due artisti fra i più significativi della stagione, partendo dalle nuove ricerche filologiche , storiche e iconologiche, seguendo i percorsi di vita e creativi diversi e divergenti., pur con un punto di partenza comune : gli anni formativi insieme ad Andrea del Sarto.
La mostra si apre, significativamente, con i tre grandi affreschi staccati della Santissima Annunziata: “Il viaggio dei Magi” di Andrea del Sarto
Andrea del Sarto (Andrea d’Agnolo) (Firenze 1486-Firenze 1530)
Viaggio dei magi
1511
affresco staccato
cm 417 x 315
Firenze, Basilica della Santissima Annunziata, Chiostrino dei voti, patrimonio del Fondo Edifici di Culto – Ministero dell’Interno
la “Visitazione” del Pontormo
Pontormo (Jacopo Carucci) (Pontorme, Empoli 1494-Firenze 1557)
Visitazione
1514-1516
affresco staccato
cm 408 x 338
Firenze, Basilica della Santissima Annunziata, Chiostrino dei voti, patrimonio del Fondo Edifici di Culto – Ministero dell’Interno
e l’”Assunzione” del Rosso,
Rosso Fiorentino (Giovan Battista di Jacopo) (Firenze 1494-Fontainebleau 1540)
Assunzione
1513 circa
affresco staccato
cm 390×381
Firenze, Basilica della Santissima Annunziata, Chiostrino dei voti, patrimonio del Fondo Edifici di Culto – Ministero dell’Interno
per poi seguire cronologicamente come due percorsi monografici che si affrontano, sottolineando così le diverse inclinazioni : nel Pontormo varietà di linguaggio e rinnovamento degli schemi compositivi insieme ad un’inclinazione naturalistica del tutto assente nel Rosso , più legato alla tradizione pur con influssi di spregiudicatezza e originalità.
I due percorsi, già diversi fin dagli anni giovanili si allontanano ulteriormente come testimonianole opere nate intorno al 1517: la “Madonna delle Arpie” di Andrea del Sarto, la “Pala di Santa Maria Nuova” del Rosso entrambe esposte fuori mostra nella loro sede abituale che sono gli Uffizi e la “Madonna in trono e Santi” del Pontormo della chiesa di San Michele Visdomini, restaurata di recente.
Una notevole raccolta della ritrattistica, qui il Riratto di Cosimo il Vecchio del Pontormo
Pontormo (Jacopo Carucci) (Pontorme, Empoli 1494-Firenze 1557)
Ritratto di Cosimo il Vecchio
1518-1519
olio su tavola
cm 87 x 67
Firenze, Galleria degli Uffizi, inv. 1890 n. 3574
a confronto con questo Ritratto virile del Rosso
Rosso Fiorentino (Giovan Battista di Jacopo) (Firenze 1494-Fontainebleau 1540)
Ritratto virile
1521-1522
olio su tavola
cm 50,5 x 39,5
Firenze, Palazzo Pitti, Galleria Palatina, inv. Pal. n. 249
e una sezione dedicata ai disegni permettono di approfondire ulteriormente la distanze, le differenze fra le scelte sia tecniche che espressive dei due pittori
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