Dopo 85 giorni le Gallerie degli Uffizi riaprono. Per il museo italiano più visitato d’Italia i quasi tre mesi di chiusura imposta dal lockdown rappresentano un raro accadimento che dopo la Secondo Guerra mondiale si è presentato solo in occasione di due eventi traumatici : l’alluvione del 1966 e l’attentato di via dei Georgofili del 1993.

Quindi si riparte e così, da ieri, gli Uffizi con le sue magnifiche raccolte di capovalavori tra cui la Venere e la Primavera di Botticelli,

il Tondo Doni di Michelangelo e la Medusa di Caravaggio sono di nuovo visitabili.

Sarà una riapertura graduale, “slow”, con nuove modalità di visita volte ad assicurare il rispetto delle norme contro la diffusione del coronavirus e allo stesso tempo una permanenza in museo più tranquilla e prolungata rispetto al passato.

Innanzitutto il numero massimo di visitatori che potranno stare contemporaneamente in Galleria sarà ridotto della metà, passando da 900 a 450, in modo da garantire a ciascuno, durante il tour nel museo, in media 44 metri quadrati di spazio. Di fronte alle opere principali (come appunto Venere e Primavera del Botticelli, il doppio ritratto dei duchi di Urbino di Piero della Francesca, il Tondo Doni di Michelangelo, la Madonna del Cardellino di Raffaello e la Medusa di Caravaggio) sono stati incollati, sul pavimento, indicatori di distanza, che segnalano in quali punti e quante persone possono sostare di fronte ai dipinti in modo da non creare assembramenti. Nella stessa ottica, il percorso di visita è stato dotato di un’apposita segnaletica, i gruppi non potranno essere composti da più di 10 persone, e le guide turistiche dovranno sempre utilizzare il sistema whisper (microfono e auricolari). L’orario di accesso in Galleria sarà ridotto, per consentire lo svolgimento quotidiano delle operazioni di sanificazione in tutti gli ambienti: nei giorni infrasettimanali in questa prima fase di riapertura il museo sarà infatti aperto di pomeriggio, da mercoledi a venerdi dalle 14 alle 18,30 e il sabato e la domenica tutto il giorno dalle 9 alle 18,30. Sarà vietato l’ingresso a persone con temperatura corporea oltre 37,5 gradi (viene misurata con telecamere termoscanner all’ingresso); l’uso della mascherina sarà obbligatorio durante tutta la visita; sarà necessario mantenere una distanza interpersonale di almeno 1,80 metri. Gel disinfettante sarà a disposizione dei visitatori all’entrata, all’uscita, in tutti i bagni ed in punti strategici della Galleria.

La cerimonia ufficiale di riapertura si è svolta ieri mattina alle 11,30 nella sala che raccoglie le statue con le storie della Niobe ed è stata trasmessa in diretta sol profilo Facebook del museo. Con il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, e vi hanno preso parte il prefetto Laura Lega, il sindaco Dario Nardella, il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, il cardinale arcivescovo Giuseppe Betori, il rabbino capo Gad Fernando Piperno, l’imam Izzedin Elzir e la presidente dell’Associazione Amici degli Uffizi Maria Vittoria Rimbotti.

E quando alle 14 i portoni del museo sono stati aperti i visitatori prenotati erano già 400. Un buon inizio.