Considerato, insieme a Rembradt, il pittore di punta del Secolo d’oro( il ‘600) Johannes Vermeer e gli artisti a lui contemporanei sono in mostra presso le Scuderie del Quirinale a Roma fino al 20 gennaio 2013.
L’esposizione è composta da una cinquantina di quadri con ben otto di Vermeer, che sembra abbia prodotto in tutta la sua attività fra i cinquanta e sessanta quadri dei quali solo una trentina conosciuti oggi e ancora meno spostabili per mostre. Nessun opera di Vermeer è presente stabilmente in Italia per cui la mostra alle Scuderie è occasione ghiotta per guardare da vicino almeno qualcuna delle opere di questo pittore diventato , insieme ad alcuni suoi dipinti come “La ragazza con orecchino di perla”, iconico.
Vi è così l’opportunità di ammirare l’atmosfera intima dei quadri , per la maggior parte scene di interno con uno o al massimo due personaggi, dipinti con una minuziosità straordinaria con un piacere descrittivo dei particolari unico. Una tecnica particolare, colore stesso a granuli e puntini, conferisce una lucentezza alla superficie pittorica.
Se la fortuna critica del pittore, di successo durante la vita ma poi durante i secoli successivi andata diminuendo, è stata molto rafforzata dalla secondo metà del ‘800 gli studi del critico francese Burger , della biografia vermeeriana poco si consce ancora oggi. Burger stesso lo chiamava “la sfinge di Delft”.
Nulla si sa, per esempio , della sua formazione o dei sui committenti anche se dalle opere si può capire che era a conoscenza della pittura olandese contemporanea e che, probabilmente la sua committenza era borghese.
Dei quadri in mostra, solo due sono diversi per soggetto e ambientazione.
Il più antico”Santa Prassede”

, del 1655 è uno dei pochi di tema religioso e riprende, identico nella composizione e nei colori, uno di qualche anno antecedente di Felice Ficherelli. Notevole a luminosità e la resa dei colori delle vesti.
L’altro , “La stradina”del 1658,

è un paesaggio urbano, una casa, il cielo olandese ma ,con la sottolineatura del fascia bianca alla base si incorniciano due scene di genere: una donna che lavora all’uncinetto e un’altra che pulisce.
In tutte le opere i colori dominanti sono il blu e il giallo con qualche forte richiamo in colori forti come il rosso del cappello, nella “Ragazza con il cappello rosso” :

vesti blu, tappezzeria gialla sullo sfondo, e una luce straordinaria dal viso alla gorgiera bianca.
Elemento fondamentale di molti quadri e delle scene descritte e la musica o gli strumenti: “ La suonatice di liuto” 1662/1663

, e le due giovani donne al virginale, piccolo strumento musicale della famiglia del clavicembalo.
“Giovane donna in piedi al virginale”1670/1673

E “Giovane donna seduta al virginale” 1670/1672

Chiude il percorso una “Allegoria della fede”

tema non frequente nella pittura olandese con la giovane donna che rappresenta che si tocca il cuore in un gesto simbolico in un ambiente pieno di particolari: da un pavimento, quadro, tappeti , della pittura dei Paesi Bassi.
Arriverà a giorni a completare la mostra la “Giovane donna con bicchiere di vino” connotevoli particolari come la gonna dal colore vivace e la vetrata decorata