Avanguardia Russa
Interessante e dal taglio originale la mostra che sta per concludersi nei prossimi giorni a Palazzo Strozzi a Firenze: L’Avanguardia Russa, la Siberia e l’Oriente.
Il titolo è indicativo dell’argomento trattato: l’importanza delle fonti orientali nell’arte russa dell’inizio del secolo scorso. Vengono accostate alle fonti di ispirazione: sculture, oggetti etnografici e incisioni, le opere di pittori famosi come Wassily Kandinsky, Natalja Goncarova, Kazimir Malevic, Pavel Filonov, Leon Bakst e di altri meno conosciuti, alcuni come Nikolaj Kalmakov, Sergej Konenov e Vasilij Vatagin, esposti per la prima volta in Occidente.
La mostra si apre con una kammenaja baba, statua paleolitica in pietra, accostata ad alcuni dipinti significativi di Kandinsky, Goncarova e Malevic con Il cerchio nero,
Kazimir Malevič (pressi di Kiev 1879-Leningrado 1935), Cerchio nero,1915, olio su tela, cm 105,5 x 106. San Pietroburgo, Museo Statale Russo, inv. Ž-9472
per poi proseguire in undici sezioni, nelle quali si analizzando una per una le fonti.
Si parte dalle esotismo “dalla Grecia al Siam” magistralmente illustrate tra altre dalle opere di grandi dimensioni di Leon Bakst, qui la sua “Terror Antiquus” del 1908,
Léon Bakst (Lev Rozenberg; Grodno 1866-Parigi 1924), Terror Antiquus, 1908, olio su tela; cm 250 x 270, San Pietroburgo, Museo Statale Russo, inv. Ž-8135
per poi proseguire con la sezione “L’incantesimo del’Oriente” con le notevoli opere di Ilja Maskov, qui la sua “Natura morta” su uno sfondo di arazzo persiano.
Il’ja Maškov (Michajlovskoe 1881-Abramcevo 1944), Natura morta,1912-1913, olio su tela; cm 100 x 127. Saratov, Museo Statale d’arte Radiščev, inv. Ž-1030
Le steppe dell’Eurasia fanno da cornice alle opere di Pavel Filonov
Pavel Filonov (Mosca 1883-Leningrado 1941), Oriente e Occidente,1912-1913, olio, tempera, gouache su carta; cm 39,5 x 45,3. San Pietroburgo, Museo Statale Russo, inv. Ž-9581
molto attratto anche dalle figure di animali,
Pavel Filonov (Mosca 1883-Leningrado 1941), Bestie (Animali), 1925-1926, olio su cartone; cm 36,3 x 44,2. San Pietroburgo, Museo Statale Russo, inv. Ž-9584
mentre Kazimir Malevic trova ispirazione per le sue opere astratte nei gesti e rituali antichi come nel caso di questa “Testa” ispirata ad una maschera rituale
Kazimir Malevič (pressi di Kiev 1879-Leningrado 1935), Testa, 1928-1929, olio su tela; cm 61 x 41. San Pietroburgo, Museo Statale Russo,inv. Ž-9498
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