Dopo Robert Cappa e Henri Cartier Bresson, ancora una volta la Galleria di Arte Moderna e Contemporanea Raffaele De Grada di San Gimignano, conferma la sua vocazione di centro espositivo per la fotografia con la mostra Man Ray, Wonderful visions, promossa dai Musei Civici di San Gimignano e prodotta da Opera-Civita in collaborazione con la Fondazione Marconi

L’esposizione, curata da Elio Grazioli, segue cronologicamente l’evoluzione del percorso creativo di Emmanuel Radnitzky, è questo il vero nome dell’artista, che nasce come pittore e che poi diventa fotografo in seguito alla frequentazione con Marcel Duchamp.

Considerato fotografo dadaista e in seguito surrealista, Man Ray, dimostra attraverso i suoi scatti che il suo è un nuovo modo di intendere la fotografia.

Come sottolinea il curatore “non finisce mai di inventare o reinventare figure, composizioni, modi. e tecniche magari attribuendole al caso” come la rayogramma e la solarizzazione, entrambe tecniche dove la luce modifica o crea direttamente l’immagine, senza l’ausilio della macchina fotografica.

Nella Galleria d’Arte di San Gimignano con oltre cento fotografie si ha l’occasione di addentrarsi in alcune delle tematiche preferite dell’artista: dal ritratto, qui Marcel Duchamp

Marcel Duchamp déguisé en Rrose Sélavy, 1921, fotografia / photograph,new print, 1980,© Man Ray Trust by SIAE 2018

al autoritratto,

Autoportrait, 1931, fotografia / photograp ,new print solarizzata / solarized new print, 1982, © Man Ray Trust by SIAE 2018

dalla figura femminile in tante declinazioni come l’indimenticabile il Violon d’Ingres

Violon d’Ingres (Kiki), 1924, fotografia / photograph, new print, 1980, © Man Ray Trust by SIAE 2018

Uno sguardo interessato e affettuoso che l’artista rivolge agli soggetti fotografati trasformando ogni scatto in un dialogo aperto.

Noire et blanche, 1926, fotografia / photograph,new print, 1980, © Man Ray Trust by SIAE 2018

La mostra resterà aperta fino al 7 ottobre 2018.

Per maggiori informazioni: www.sangimignanomusei.it