E’ uno dei più importanti esponenti dei Post macchiaioli, Mario Puccini (1869-1920). Di lui Emilio Cecchi diceva che era un Van Gogh involontario per i suoi colori, i suoi soggetti, i suoi paesaggi. E diremmo noi, anche per le vicende personali segnate negli anni novanta dell’Ottocento da una degenza di quasi cinque anni in manicomio.

A lui, a questo allievo di Fattori, nato e quasi sempre vissuto a Livorno, la sua città natale dedica una mostra all’anniversario del centenario della sua morte.

Mario Puccini, Autoritratto,1914, 47x33cm, collezione privata

Intitolata “Mario Puccini “Van Gogh involontario” l’esposizione curata da Nadia Marchioni con il supporto del Comitato scientifico formato da Vincenzo Farinella, Gianni Schiavon e Carlo Sisi è ospitata nel Museo della Città di Livorno.

Museo della Città di Livorno

La sua realizzazione è stata resa possibile grazie alla “riscoperta” di una importante e ricca collezione di opere dell’artista, la collezione Rangoni, che segue tutte le tappe della produzione artistica di Puccini, dai rari ritratti della fine degli anni Ottanta dell’Ottocento, prima della degenza, fino alle opere della maturità artistica con i notevoli paesaggi, le marine , le nature morte.

Sono oltre centoquaranta dipinti, divisi in otto sezioni, provenienti oltre che dalla succitata collezione da altre collezioni private e da da prestigiose istituzioni museali come la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e le Gallerie degli Uffizi.

Le sezioni organizzate su criteri tematici e cronologici raccontano la storia di Puccini dagli esordi, quando come abbiamo detto prediligeva i ritratti, passando, nei periodi successivi attraverso i suoi generi preferiti: dai paesaggi, alle vedute di campagna

Mario Puccini, Olivetto con contadinella e bufali, olio su tela, 34x66cm, Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea, Roma

e di Livorno, alle scene di vita e di lavoro della gente semplice

Mario Puccini, Buoi con blocco di marmo, olio su tavoletta, 18,5×25,5cm, collezione Rangoni

ffno alle nature morte

Mario Puccini, Aragosta su alzata bianca e tappeto ramages, olio su tavola, 48x40cm, collezione privata, courtesy Società di Belle Arti, Viareggio

Lungo il percorso fanno da confronto opere di amici pittori come il maestro Fattori, l’amico e concittadino Nomellini, e poi Oscar Ghiglia, Bartolena, Benvenuti, Ulvi Liegi, Micheli.

L’esposizione è l’occasione per conoscere o approffondire la conoscenza con l’arte di Mario Puccini, con la sua maestria tecnica e la sua sensibilità e lasciarsi soggiogare dalla sua magica pennellata e i suoi splendidi colori, occasione ancora più ghiotta in quanto molte delle opere presenti sono state poco esposte e alcune sono addirittura inedite.

La mostra resterà aperta fino al 19 settembre 2021.

Info:

Mario Puccini “Van Gogh involontario”

2 luglio – 19 settembre 2021

Museo della Città, Piazza del Luogo Pio, Livorno

Tel. 0586 824551

http://museodellacitta.comune.livorno.it/museo