Tabù, è la mostra con le opere di Cecilia Cosci inaugurata qualche giorno fa alla Tobian Art Gallery di via Maggio a Firenze. E come suggerisce il titolo i lavori infrangono molte delle nostre certezze legate a immagini, modi e personaggi che popolano la storia dell’arte. E’ la prima personale dell’artista fiorentina, la cui inaugurazione, prevista per lo scorso novembre, era stata rinviata a causa del Covid.

Laureata in storia dell’arte l’artista si cimenta in una tecnica chiamata montage, tecnica totalmente manuale che crea piccoli gioielli figurativi con carta, forbici, cartone e colla , smontando e rimontando in modo sui generis nuovi incastri che trasmettono messaggi originali molto lontani dalle sorgenti originali.

A prima vista sembrerebbero degli Old Masters. Figure iconiche, riconoscibili,  ma che raccontano storie diverse da quelle per cui sono nate. L’arte di Cecilia Cosci parte da personaggi e architetture, da oggetti e ambienti, tutti decontestualizzati, per narrare trame nuove, sorprendenti e inusuali.

L’eleganza dei personaggi spesso si scontra con la crudeltà del racconto. Guardate questa “Amatissima”. La donna – Madonna così fragile in quelle mani maschili.

Una storia purtroppo attualissima che parla di donne e di violenza è ancora “Barbablù” nella sua grafica eleganza.

This image has an empty alt attribute; its file name is barbablu-768x1024.jpg                                                         Barbablù,2019, carta, cartone, inchiostro, 70x50cm

Altre opere, altri messaggi. Che dire del sorprendente “Paternità”? Sembra, come dice Adelinda Gasparini nel catalogo, “l’innocenza erotica delle favole da Mille e una notte quando raccontano degli amanti finalmente abbracciati: lui, dicono, senti agitarsi l’eredità del Padre”. This image has an empty alt attribute; its file name is tabu2-714x1024.jpg

                                                              Paternità, 2019,carta,26×19

Ognuno dei lavori di montage di Cecilia Cosci è da studiare, scomporre e ricomporre, e soprattutto leggere e comprendere.

Andate a vedere la mostra. Vi piacerà e vi farà pensare, cosa che raramente le esposizioni attuali fanno, limitandosi a puro decoro o messaggi predeterminati.

Andate a vederla. Resterà aperta fino al 19 giugno in via Maggio 78r.

Tabù

Classico Contemporaneo

Opere di Cecilia Cosci

a cura di Gisella Guarducci

28 maggio – 19 giugno 2021

Da lunedì a sabato ore 10.00 – 19.30, domenica chiuso 

Ingresso libero

 

Informazioni

Tobian Art Gallery

Via Maggio 78r, Firenze

Tel: +39 055 5326272 | +39 346 3165701

e.mail: tobianart@gmail.com – www.tobianart.com